Un Boss in salotto

Dalle parti di Bolzano, in un cottage eco compatibile, vive una famiglia quasi perfetta comandata a bacchetta da una madre stentorea e volitiva che la mattina incita i figli Vittorio e Fortuna a dare il meglio di sé e fare il meglio per sé, dopo aver corroborato il marito con la quotidiana dose di fiducia affinché ottenga il posto di direttore di marketing nella ditta edile che domina la città e i suoi abitanti, impiegati e sudditi.
Una famiglia giovane e linda, alle prese con la competitività e laboriosità del fatidico Nord, che cela in cuor suo un terribile segreto: la madre, perfetta icona della bolzanina oltranzista, non si chiama Cristina – come tutti pensano – e non è un puro sangue e neanche un mezzo sangue, bensì è una “terrona” autentica e integrale che di nome fa Carmela. Come tutte le figlie del sud, Carmela deve fare i conti con un’ingombrante figura maschile che qui prende le sembianze di un fratello pare camorrista. Il caso vuole che in attesa del processo che stabilisca la sua affiliazione, il fratello boss venga mandato al confino bolzanino con la possibilità di attendere l’inizio del processo nella casa della sorella. Eccolo, dunque, che si appalesa in quel di Bolzano con la tuta acetata, la canottiera bucherellata, svariate catene dorate al collo e uno stuzzicadenti appeso alle labbra. Carmela ha finito di vivere e il suo castello di menzogne cade un pezzo alla volta riportandola alle sue origini in un lento risorgere dell’orgoglio meridionale.

Anno: 2014

Un film di Luca Miniero. Con Paola Cortellesi, Rocco Papaleo, Luca Argentero, Angela Finocchiaro, Alessandro Besentini, Giselda Volodi, Marco Marzocca, Massimo De Lorenzo, Francesco Villa, Salvatore Misticone.